Sviluppi moderni

Come si può leggere in questo articolo (Un pò di storia) la prima macchina distributrice fu creata da Erone, nel 200 a.C. circa.

Durante tutto il periodo medievale e rinascimentale i distributori automatici conobbero un periodo di oblio. Le condizioni del popolo e le necessità culturali non richiedevano strumenti di questo tipo, pertanto fu necessario aspettare il diciassettesimo secolo per vederne nuovamente.

I distributori automatici infatti riapparvero nel 1600 nelle taverne dell’Inghilterra, come macchine portatili, funzionanti a gettoni, che passavano da cliente a cliente, proponendo soprattutto tabacco. Le macchine erano fatte di ottone. Nel 1822 un libraio inglese, Richard Carlile, ideò un distributore di giornali per la diffusione di opere vietate. Simeon Denham ottenne il brevetto britannico n. 706 per il suo distributore di francobolli nel 1867, il primo distributore completamente automatico.

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La Sweetmeat Automatic Delivery Company è stata fondata nel 1887 in Inghilterra come prima società ad occuparsi principalmente dell’installazione e della manutenzione di distributori automatici. Nel 1893, Stollwerck, un produttore tedesco di cioccolato, vendeva il suo cioccolato in 15.000 distributori automatici.

 

 

 

 

Il primo distributore automatico negli Stati Uniti fu costruito nel 1888 dalla Thomas Adams Gum Company, vendendo gomme sulle piattaforme ferroviarie di New York. L’idea di aggiungere giochi a queste macchine come ulteriore incentivo all’acquisto arrivò nel 1897 quando la Pulver Manufacturing Company aggiunse piccole cifre, che si sarebbero spostate ogni volta che qualcuno acquistava della gomma dalle loro macchine. Questa idea ha generato un nuovo tipo di dispositivo meccanico noto come “stimolatori commerciali”.

Per quanto riguarda l’Italia, nel 1953, la Coca Cola Company portò i suoi distributori di bevande sul territorio nazionale.

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Nel 1963 la Faema già affermata costruttrice di macchine da caffè da bar, produce il primo distributore di caffè espresso: lo chiama “E61” usando lo stesso nome di un’altra sua macchina di successo pensata per i bar. L’E61 era in grado di macinare il caffè e poteva erogare un caffè espresso tramite l’inserimento di una moneta da 50 lire.

Bibliografia

Kerry Segrave (12 July 2002), Vending Machines: An American Social History

 

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