I distributori del futuro

Il futuro dei distributori automatici in termini aziendali 

Per quanto riguarda le Vending Machines, le vendite annuali nel mondo, superano le decine di miliardi di dollari l’anno. Per questo necessitano di una continua ed efficiente manutenzione. A volte, i venditori non possono controllare in diretta il loro funzionamento, e questo si può tradurre in, distributori automatici che rimangono senza prodotti, oppure in un eccesso di articoli che influenzeranno chiaramente il profitto finale.

Per ovviare questo problema, l’azienda francese “Sigfox” ha pensato di implementare all’interno delle vending machine, un pulsante, che permette al consumatore, di avvertire l’azienda fornitrice, in caso di guasto o malfunzionamento della macchinetta.
Tutto funziona tramite i Server “Sigfox”, anche in assenza del WiFi, perchè le vending machine possono a volte, trovarsi in luoghi remoti, dove l’accesso ad Internet non è possibile.

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In questa maniera, le aziende fornitrici, non devono più preoccuparsi dei problemi relativi ai propri distributori, e questo può chiaramente significare maggior profitto e costi inferiori.

I distributori come operatori di sicurezza

Già in prova in Giappone, e di probabile diffusione nel resto del mondo, le macchine della casa “Kirin” sono fornite di telecamere di sicurezza, collegate direttamente al network della polizia. Posizionate ad altezza occhi le telecamere possono facilmente riconoscere individui con cappelli o con il viso parzialmente nascosto. I distributori, per il resto perfettamente normali, sono stati posizionati lungo strade che portano a scuole e nei pressi di parchi pubblici, e contribuiscono a rendere più sicure le zone dove sono installati.

 

Pubblicità su misura

Una deriva della tipologia di distributori presentata appena sopra è quella le cui telecamere riconoscono età e sesso delle persone che camminano davanti alla macchina. Una volta che il riconoscimento è avvenuto il display del distributore mostrerà i prodotti più in voga per la fascia d’età e il genere del cliente specifico. Quando nessuno è in un raggio di almeno tre metri dalla macchina, lo schermo integrato mostrerà pubblicità, anche queste personalizzate per i passanti via via riconosciuti.

 

Bibliografia
https://www.sigfox.com/en/news/vending-machines-and-iot-future-facility-managers

https://techspirited.com/vending-machines-of-future

https://japantoday.com/category/national/Kirin-unveils-new-vending-machines-with-built-in-security-camera

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Nuovi terreni di espansione

In altri articoli di questo blog è già stato espresso quanto i distributori automatici abbiano avuto successo nel proporsi come soluzioni funzionali alle necessità di particolari società, caratterizzate dal forte desiderio di disponibilità immediata di prodotti.

America, Giappone ed altri Stati dell’estremo oriente si sono rivelati bacini di grande diffusione di queste macchine e della cultura del vending in generale. Tuttavia alcuni territori, che sulla carta sembrano essere luoghi perfetti per l’ampliamento di questa forma di business per ora ne sono toccati solo in minima parte.

Fra tutti gli Stati l’India rappresenta probabilmente una delle maggiori opportunità inesplorate nel campo del vending. Lo Stato ha circa un miliardo e mezzo di abitanti, un’utenza numerosa che potrebbe portare profitti notevoli. I ritmi frenetici della vita nelle città indiane sia adatterebbero perfettamente alle soluzioni create dai distributori automatici.

Perché allora le macchinette non hanno già “colonizzato” l’India come è successo ad altri Stati in simili situazioni?

Innanzitutto la grande quantità di negozi di piccole dimensioni, estremamente diffusi su tutto il territorio, rappresentano un’antagonista naturale ai distributori automatici. In secondo luogo, la grande differenziazione di banconote e monete sul territorio indiano è di ostacolo all’installazione di macchine, che dovrebbero essere sviluppate per accettare una troppo ampia gamma di valuta. La condizione stessa in cui molta della moneta indiana circola (banconote strappate o rovinate sono all’ordine del giorno) porrebbe problemi al riconoscimento attuato dai distributori. L’impossibilità di effettuare con facilità controlli sullo stato o il rifornimento delle macchine, date le condizioni spesso precarie delle strade indiane è un ulteriore elemento di complicazione.  Per concludere bisogna poi considerare che  il costo del lavoro in India è estremamente basso, mentre prodotti tecnologici, per le limitate condizioni di sviluppo tendono ad essere di più difficile produzione.

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Tuttavia, l’India stessa sta evolvendo a velocità notevole, le sue prospettive di sviluppo sono molto positive. Territorio e strutture locali sono oggetto di investimenti ambiziosi, da parte di una nazione ricca e con grande energia. Allo stesso tempo i distributori automatici diventano sempre più avanzati, sempre più flessibili, le modalità cash-less, la possibilità di monitoraggio a distanza e la capacità di generare figure di vendita in automatico sono tutti fattori che rendono possibile e interessante investire anche sul mercato indiano.

Del resto esistono già avvisaglie della futura diffusione del fenomeno “vending machines”. In particolare nella fascia d’età fra i 15 e i 35 anni, composta dai cosiddetti “Neo Indian consumers”, giovani ricettivi alle novità della globalizzazione, i distributori automatici stanno diventando sempre più popolari.

Che le macchinette possano essere uno degli elementi che favorirà il progresso dei Paesi in via di sviluppo?

Bibliografia

“Indian Currency Problems of the Last Decade. the Quarterly Journal of Economics, August, 1901”. (2018)

Pradyut Hande, Business and Economy (2011) “A Vend In The Road: An Insight Into The Vending Machine Market And The Neo-Indian Consumer”

 

La frontiera dell’innovazione

“AMAZON GO”

Il primo supermercato senza casse, file e soldi aperto ad inizio anno a Seattle

 

Dopo vari anni di prove e tentativi, a Gennaio 2018 è stato aperto a Seattle, negli Stati Uniti, un punto di vendita fisico di Amazon, senza casse ne cassieri. Per fare gli acquisti basta entrare in negozio, prelevare dagli scaffali ciò che serve e successivamente uscire senza fare la fatidica fila, che tutti noi purtroppo conosciamo molto bene. Gli acquisti verranno addebitati automaticamente sul nostro conto Amazon.

  • Come funziona?

Ogni cliente, per accedere al punto vendita,  deve identificarsi esibendo ad un apposito lettore lo smartphone con il codice personale generato dalla app di Amazon GO.

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  • Sicurezza

Il negozio è interamente ricoperto di telecamere e sensori che seguiranno il cliente durante la sua permanenza. Se per caso, abbiamo comprato un solo succo di frutta, non ce ne verranno addebitati due. Il sistema è anche a prova di furto. Ad esempio, se si cercherà di rubare un articolo, entrerà in gioco un avanzato sistema di sicurezza basato sull’intelligenza artificiale, che addebiterà comunque il prodotto sul nostro conto.
Inoltre, qualche cassiere è comunque presente. Vi è personale che controlla i documenti in caso di acquisto di alcolici, così come vi è una cucina dove si preparano i cibi pronti.

  • Privacy

Essere osservati da così tante telecamere può essere a tratti fastidioso per il cliente. Però, il vice Presidente di Amazon, Dilip Kumar, ci spiega che, Amazon GO non effettua il riconoscimento facciale dei clienti, ma si limita solamente a seguire i loro spostamenti dal campo visivo di una videocamera all’altra.

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Possiamo ragionevolmente credere che quest’innovazione rappresenterà lo standard futuro della distribuzione e della vendita al dettaglio. Questo avrà importanti ripercussioni sul mercato del lavoro. Una previsione generale stabilisce come i lavori “perduti” a seguito di questi sviluppi saranno reintegrati sotto forma diversa. Impieghi nel campo tecnico, di sviluppo e riparazione di tecnologia diventeranno sempre più preponderanti, come risposta al cambiamento dell’ambiente occupazionale stesso.

 

 

Bibliografia

(2016) Amazon.com

Focus, (2016) “Come funziona Amazon GO, il negozio intelligente e senza cassa”.

Day Matt (2018). “Amazon Go cashierless convenience store opening to the public”. Seattle Times.

Uno sguardo al futuro italiano

Come tutto i distributori automatici evolvono con il tempo. La tendenza più recente è di guardare al futuro della distribuzione in termini di Smart Vending: distributori automatici connessi e capaci di interagire con il consumatore e con il gestore.

Quest’interazione si esprime attraverso i pagamenti. In principio furono monetine e banconote, poi sono entrate in servizio le chiavette. Ora è la volta delle app e degli smarthphone. Il mondo del vending è connesso strettamente a quello dei metodi di pagamento. E il futuro del pagamento non prevede monete.

Il nuovo standard si chiamerà “Mobile Payment“, con questa innovativa soluzione di pagamento, gli amanti del caffè, ad esempio, potranno pagare le loro consumazioni in modo ancora più rapido semplicemente tramite smartphone, attraverso un’app.

Secondo i dati di Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano gli acquisti online tramite smartphone sono cresciuti del 65% nel 2017 superando i 5,8 miliardi di euro. La ricerca conferma dunque la percezione che fra poco tempo commercio e pagamento online diventeranno mercati assolutamente preponderanti.

Bibliografia

(2017) “Silkron – Smart Vending Machine Design Reference”.