Distributori automatici e salute

Come il “subito e ora” può avere conseguenze negative

Su questo stesso blog abbiamo già presentato gli innegabili benefici della velocità e comodità di utilizzo delle vending machines. Tuttavia non sempre la filosofia che queste promuovono è percepita positivamente. I rischi alla salute collegati alla diffusione delle macchinette hanno dato origine ad un acceso dibattito, anche in ambito accademico.

Dove questo tema è più sentito, in particolare America e Cina, numerosi esperti hanno messo in evidenza come i distributori automatici possano essere direttamente collegati all’emersione di effettivi problemi di salute, in particolare l’obesità.

La policy sui distributori automatici, riproposta nel 2012 dal “Counsil of Clinical Affairs” americano si concentra in particolare modo sulla collocazione di macchine all’interno di istituti scolastici. La facilità di accesso ai prodotti venduti dai distributori automatici, nella maggior parte dei casi bibite zuccherate o snack, dalle sbilanciate proprietà nutritive, e la preferenza dei ragazzi a servirsi delle macchinette invece di avere pranzi completi ha indotto il consiglio ad introdurre limitazioni sulla loro distribuzione in scuole e luoghi di aggregazione di giovani. Il problema è che la gran parte di snack e bibite sono oggetto di campagne di marketing aggressivamente indirizzate alle fasce più giovani della popolazione, su cui la pubblicità ha forte effetto.

La soluzione proposta dal Consiglio è stata di promuovere l’educazione all’alimentazione e di favorire proposte che rendessero più accessibili alimenti sani ai giovani.

Tuttavia è evidente come gli interessi economici delle grandi case di produzione di soft dirinks e snack americani vadano nella direzione contraria a queste proposte.  Ad oggi la percentuale di obesità fra i giovani statunitensi si aggira fra i 20 e i 35 punti percentuali, a seconda delle fasce di età.

Anche nell’opinione pubblica il problema si è fatto sempre più pressante e recentemente stanno avvenendo cambiamenti in tal senso. I giovani sono incoraggiati a compiere pasti completi in luogo della consumazione di snack, e i produttori di distributori stano aggiornando la scelta dei loro prodotti con alimenti più sani. L’importanza di questi sviluppi è assoluta, l’introduzione di abitudini alimentari in giovane età infatti spesso si trasmette anche all’età adulta.

E’ interessante però notare come in Giappone, luogo di altissima concentrazione di distributori automatici la percentuale di popolazione obesa sia fra le più basse del mondo notare, il 3% del totale (ancora più bassa fra i giovani). Non è quindi il distributore automatico in sé a favorire l’emersione problemi alimentari, quanto una combinazione di fattori socioculturali e tecnologia, che in determinati casi, America e Cina, risulta avere effetti negativi.

Bibliografia

Ogden, C.L., Carroll, M.D., Curtin, L.R., Lamb, M.M., Flegal, K.M, (2007-2008) “Prevalence of high body mass index in US children and adolescents”.

Berkey, C.S., Rockett, H.R., Field, A.E., Gillman, M.W., Colditz, (2004). “G.A. Sugar-added beverages and adolescent weight change”. 

Leonora Dannelke (2011). “Today’s dietitian”.

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